Performance teatrale a cura di Antonio Mocciola
“E’ esposto a tutte le cose dalle quali noi siamo al riparo. E’ come un individuo nudo tra individui
vestiti”.
Così nei suoi diari Milena Jesenskà, ultima fidanzata prima della prematura e straziante morte,
descrisse con poche ed efficaci pennellate la natura di Franz Kafka, il più grande scrittore del
Novecento.
Prendendo le mosse da questa immagine, ed entrando come sempre senza pudore in un preciso
genere erotico di nicchia definito CFNM (Clothed male, naked male – uomo vestito, uomo nudo),
Antonio Mocciola mette in scena gli incubi più indicibili dell’autore boemo. Franz è sempre nudo,
gli altri attorno a lui no. Come nei clichet onirici freudiani, da uomo nudo Franz diviene di volta in
volta animale, oggetto, suono, eros, thanatos, nella patetica speranza di fuggire da sé stesso (e
dalla propria, logorante, malattia) rimanendo più che mai, drammaticamente, umano.
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